TUTTA COLPA DELLA METROPOLITANA

TUTTA COLPA DELLA METROPOLITANA

Una storia di formazione e crescita. Un diario, che parte dall’adolescenza; i primi amori, gli amici, la scuola, il liceo, l’Università e racconta il fallimento di una generazione. A fare da sfondo, un quartiere di Roma, Cinecittà, dove la vita era diversa prima che la modernità entrasse nella quotidianeità dei suoi abitanti, prima che arrivasse la metropolitana.

 

 

INTERVISTA ALL’AUTORE:

Ho scoperto casualmente, sulle piattaforme sociali, il concorso letterario/cinematografico Una storia per il cinema e ho creduto che il mio libro appena pubblicato, Tutta colpa della metropolitana, fosse una storia ideale per quel contesto. Perché nel libro ho raccontato, con psicotica precisione, alcuni momenti salienti della mia esistenza: il primo amore, il primo bacio, le interminabili partite di pallone, le grandi scottature sentimentali, adolescenziali, generazionali, i sogni politici, sociali, umani, affogati nel tempo dei ricordi in calici di prosecco, disillusioni perfettamente architettate per sentire fino all’ultima goccia il peso della sconfitta. È successo tutto prima e dopo il febbraio del 1979, quando a Cinecittà, dove sono cresciuto, al quarto piano, scala A, interno 9 del condominio di via Quintilio Varo 65, arrivò la Metropolitana. E quel quartiere, rigorosamente diviso in due sezioni dalla via Tuscolana: la Cinecittà bene, l’Appio Claudio; la Cinecittà degradata, Lamaro, divenne improvvisamente un’altra cosa, a cominciare dal fatto che la proprietaria dell’abitazione dove vivevo con la mia famiglia decuplicò il prezzo dell’affitto, un rincaro che obbligò mio padre a cercare casa altrove; finimmo a Tomba di Nerone, sulla Cassia, quaranta chilometri a nord di Cinecittà, praticamente un altro emisfero. E i sogni, coltivati con febbrile approssimazione, iniziarono a frantumarsi, con la complicità della morte prematura di mia madre, seguita da quella, altrettanto anticipata, di mio padre. Il matrimonio, finito con la medesima irritante incuria di come era entusiasticamente nato, la nascita di una figlia e la scoperta, in tarda età, dell’Amicizia, hanno nel tempo lenito il cocente senso di fallimento della mia vita ed è questo che mi fa pensare che la mia storia, che non ha nulla di epico, né tanto meno di memorabile, possa essere ideale per una trama cinematografica di uno spaccato generazionale, quello dei nati negli anni ’60, molti dei quali, me compreso e soprattutto, hanno perso le occasioni migliori inseguendo un pallone, una gonna corta e la felicità, lasciando che le chiacchiere si sostituissero ai fatti. L’ammissione alla finale del concorso Una storia per il cinema è, di questo libro, il primo riconoscimento, che si allinea, per fortuna, ad altri premi vinti in precedenza con altre pubblicazioni.

 

Luigi Scardigli

Date:
Titolo:
TUTTA COLPA DELLA METROPOLITANA
Autore:
LUIGI SCARDIGLI

Pelicula

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